Compiti delle vacanze: come affrontarli

La scuola è terminata da pochi giorni, i bambini si preparano a godersi le vacanze estive però ci sono i compiti da svolgere per il rientro a settembre che possono essere difficili da gestire. Ci sono bambini che vogliono farli il più presto possibile per “togliersi subito il pensiero”, mentre altri che rimandano all’ultimo minuto ritrovandosi, di conseguenza, con una grande mole di compiti da svolgere a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico.

Quindi, come possono i genitori aiutare i propri figli con i compiti per le vacanze?

La parola chiave per lo svolgimento dei compiti è organizzazione ma prima di tutto è importante sottolineare un concetto che forse può risultare scontato ma che invece non lo è per niente.

E’ fondamentale che i bambini si riposino. Giustamente, dopo l’anno scolastico è normale per i bambini essere stanchi perché si sono impegnati per tutti questi mesi ed è giusto che si godano un po’ di meritato riposo. Quindi, sarebbe consigliabile lasciare ai bambini la possibilità di organizzarsi le prime giornate di vacanza in modo tale che possano recuperare le energie.
Durante questi primi giorni, i genitori potrebbero organizzare delle attività piacevoli da svolgere insieme ai bambini per stimolarli; per esempio, una gita al parco, un incontro con gli amici del figlio. In generale, è sempre meglio favorire le attività all’aria aperta per evitare che i bambini stiano incollati tutto il giorno allo schermo del tablet o della televisione.

Un aspetto importante da chiarire con il bambino è che non è compito dei genitori svolgere i compiti delle vacanze ma bensì sua. Ed essendo sua la responsabilità dello svolgimento dei compiti, è importante coinvolgerlo nell’organizzazione dei compiti delle vacanze.
Quindi, i genitori potrebbero creare insieme al bambino un planning settimanale, stabilendo quali ore e quante ore da dedicare allo svolgimento dei compiti. È importante che tale planning sia flessibile e che tenga conto dei vari impegni personali e familiari (grest, attività sportive, uscite con gli amici, vacanze, etc.).

planning settimanale

Come si realizza un planning settimanale?
Un ottimo punto di partenza dalla quale partire consiste nel prendere il diario scolastico (o il registro elettronico) per vedere quali e quanti compiti il bambino deve svolgere per ciascun materia e distribuire la mole di lavoro da fare per tutta l’estate, in modo tale da bilanciare i momenti di studio con quelli di relax. Non è necessario trascorrere interi pomeriggi a fare i compiti: anche un’ora al giorno da dedicare ai compiti va più che bene.

E’ importante che i genitori siano di supporto e guidino il bambino nell’organizzazione dei compiti, quindi l’ideale sarebbe stabilire un giorno della settimana nella quale ritagliarsi del tempo per creare insieme al proprio figlio un planner settimanale dove inserire in quali giorni e in quali orari precisi fare i compiti.
Per fare questo si possono utilizzare delle agende organizzate con la visione settimanale oppure si possono scaricare dei planner gratuitamente da internet o meglio ancora lo si può realizzare attraverso programmi di scrittura come Word oppure con programmi di creazione di grafiche quali Canva in modo da poterlo personalizzare a vostro piacimento e in base alle vostre esigenze.
Questa attività di costruzione del planner può essere fatta insieme al bambino in modo da coinvolgerlo attivamente nel processo di organizzazione.

Al contrario, se un planner impostato con la visione settimanale risultasse scomodo, si può realizzare anche una semplice tabella con indicati i giorni del mese disponibili e suddividere i compiti inserendoli all’interno della tabella.

Un aspetto importante da chiarire nella pianificazione è in quale momento della giornata il bambino preferisce fare i compiti e da quale materia vuole iniziare.

In tutto il processo di organizzazione dei compiti è il bambino il protagonista, è lui che deve svolgere questo lavoro e il genitore non si deve sostituire a lui. Infatti, il compito del genitore è quello di guidarlo a fare una suddivisione funzionale dei compiti, bilanciando la giornata in modo tale da dare spazio ai compiti (anche un ora al giorno va bene) ma anche ai giochi su tablet o computer e a quelli con gli amici.
Una bella opportunità è anche quella di organizzare dei gruppi di studio con gli amici incontrandosi un ora al giorno durante la quale svolgere i compiti e poi successivamente trascorrere la giornata insieme facendo attività all’aria aperta.
In questa fase il genitore deve essere una guida per il bambino, farlo riflettere e trasmettergli senso di fiducia nelle sue capacità di rispettare il programma.

Un altro aspetto da tenere in considerazione nell’organizzazione dei compiti delle vacanze è la funzione che essi svolgono. Infatti, servono per consolidare le nozioni acquisite durante l’anno scolastico quindi non ha senso fare tutti i compiti nei primi giorni di vacanza e neppure ridursi alla settimana prima dell’inizio della scuola.

Un ulteriore elemento nel processo di organizzazione riguarda la ricompensa. Infatti, se il bambino ha rispettato il planning settimanale è importante ricompensarlo per l’impegno svolto. Bisogna tenere presente che la ricompensa deve essere data in base all’impegno, non in base all’esecuzione. Il comportamento da premiare è il fatto che il bambino abbia mantenuto l’impegno preso rispettando il planning di studio.
Quindi, se il bambino è riuscito a rispettare il planning e a organizzarsi in maniera autonoma, il bambino può essere beneficiare di una cosa che gli piace tanto o di un’attività che per lui è piacevole. Il tipo di rinforzo dato deve essere qualcosa di pensato; si tratta di una strategia che si prefigge l’obiettivo di aiutare i bambini a trovare la motivazione per svolgere qualcosa che per loro risulta molto difficile.
Solitamente all’inizio si prediligono dei rinforzi materiali (per esempio, figurine, piccoli giochi, etc…) che con il passare del tempo verranno sostituiti con dei rinforzi di tipo sociale (uscita con gli amici, complimenti, etc…) con l’ottica a lungo andare di far crescere una motivazione interna (il piacere di essere autonomo, la soddisfazione personale).

Nel momento in cui si propone il planning settimanale al bambino è importante che i genitori trasmettano il messaggio che si tratta di uno strumento utile per organizzare e gestire il proprio tempo in modo tale da poter sia svolgere i compiti (che sono fondamentali nell’ottica di favorire l’autonomia) che dedicarsi alle attività piacevoli.

Dott.ssa Ariele Dendena